mercoledì 21 maggio 2014

100 motivi italiani

Ecco perché, nonostante tutto, siamo felici di essere italiani. 1. Perché siamo intelligenti, quando non diventiamo astuti 2. Perché siamo intuitivi, se non cadiamo nella superficialità 3. Perché siamo immediati, quando non diventiamo impulsivi 4. Perché siamo imprevedibili, se non diventiamo inaffidabili 5. Perché siamo geniali. Nessuno è altrettanto bravo a trasformare una crisi in una festa 6. Perché siamo gentili e capaci di bei gesti (poi abbiamo difficoltà a trasformarli in buoni comportanti) 7. Perché abbiamo gusto. Sappiamo istintivamente cos’è bello 8. Perché, talvolta, anteponiamo l’estetica all’etica. E’ sbagliato, ma resta comunque uno spettacolo 9. Perché siamo interessanti. Turisti, uomini d’affari, Angela Merkel: con noi non ci si annoia 10. Perché nel mondo ti guardano. In Italia ti vedono 11. Perché la campagna è un’educazione sentimentale (nord) 12. Perché la vita è un saliscendi (centro) 13. Perché il mondo è un’idea a colori (sud) 14. Perché le città sono attraversate dalla storia e dalla gente 15. Perché Milano è la nostra America, la terra delle opportunità 16. Perché Trieste è il sud del nord, il nord del sud, l’est dell’ovest e l’ovest dell’est 17. Perché Venezia fa credere a ogni turista d’essere un poeta 18. Perché Genova sorride, mostrando i denti al mare 19. Perché Firenze e Torino si sono svegliate 20. Perché Napoli e Bari si danno le spalle, ma si rispettano 21. Perché il caldo in Calabria è profumato 22. Perché in Sicilia la linea più breve tra due punti è un arabesco (grazie, Ennio Flaiano) 23. Perché la Sardegna ha un gran cuore e una gran pazienza 24. Perché il traghetto verso Olbia è un viaggio al termine della notte 25. Perché, come negli Usa, esiste un nord e un sud. Cercate Rossella O’Hara a Matera. Magari si chiama Samantha, ma c’è 26. Perché il cielo di Lombardia, certi giorni, è più azzurro della maglia della Nazionale 27. Perché Lucia Mondella è più sexy di una modella (ieri, ora e sempre) 28. Perché abbiamo la testa in Europa, la pancia al vento e i piedi a mollo nel mare 29. Perché d’estate fa più caldo e d’inverno fa più freddo. Così possiamo rinfrescarci, riscaldarci e lamentarci 30. Perché le mattine hanno sapore di mare (Gino Paoli), il pomeriggio è azzurro (Celentano) e poi è una notte in Italia (Ivano Fossati). 31. Perché abbiamo i tigli nei giardini, gli abeti sui monti e i papaveri nei campi 32. Perché le Alpi, a un certo punto, si spogliano della neve e si lasciano guardare 33. Perché i vip hanno le loro tane (dove sgomitano coi ricchi russi) e tutto il resto è libero 34. Perché arriva il momento in cui spengiamo i motori e i risentimenti 35. Perché il calcio è un gioco (ogni tanto) 36. Perché tutti hanno giocato a calcio 37. Perché i gusti del gelato sfiorano la metafica (puffo, amarissimo, basilico) 38. Perché nei treni corre la vita (sui regionali, piuttosto lentamente) 39. Perché negli aeroporti all’alba sembriamo una nazione ordinata 40. Perché non tutti gli spettacoli all’aperto sono spettacolari, ma sono tutti all’aperto 41. Perché nelle feste balliamo anche senza essere sbronzi 42. Perché negli alberghi capiscono subito chi sei, e se lo ricordano 43. Perché nei ristoranti lavorano uomini e donne, non robot 44. Perché abbiamo il mare, le montagne, le colline, la pianura, città poetiche, isole profumate, fiumi vivaci e grandi laghi. Certo, mancano il Gran Canyon e la Grande Muraglia. Ma ci stiamo organizzando 45. Perché gli italiani hanno saputo dipingere, scolpire, raccontare, cantare, recitare, arredare e vestire la vita 46. Perché abbiamo scoperto l’America per caso 47. Perché l’antica Roma era potente e la nuova Roma può essere divertente 48. Perché a Milano c’è la Scala del calcio, e anche l’altra 49. Perché abbiamo il “Corriere della Sera”, che segna il tempo di una vicenda che avanti 50. Perché le famiglie sono alberghi e ristoranti, banche e assicurazioni, asili e ospizi (e resistono anche al Family Day) 51. Perché gli americani si mettono in analisi, noi ci sediamo a cena con i figli 52. Perché a tavola mettiamo pane, amore e fantasia 53. Perché abbiamo insegnato a mangiare al mondo. Be’, forse non a tutti: ma ai francesi, agli inglesi e agli americani certamente sì 54. Perché abbiamo cappuccinizzato il pianeta, e in Italia un caffè non si nega a nessuno 55. Perché abbiamo inventato la pizza, la Vespa, la Fiat 500, l’Olivetti Lettera 22 e la giacca da donna. Quando teniamo le cose semplici, non ci batte nessuno 56. Perché molti ci criticano, ma tutti ci copiano 57. Perché le chiese di campagna sono meglio di certi difensori della fede 58. Perché l’Argentina è l’Italia alla seconda potenza e ci ha mandato un grande Papa e alcuni ottimi centravanti 59. Perché abbiamo il capo di governo più giovane d’Europa, e chissà cosa combina 60. Perché abbiamo il Presidente più anziano, e sappiamo quanto ha fatto 61. Perché ogni tanto rovesciamo la bandiera (rosso a sinistra?!), ma le vogliamo bene 62. Perché scriviamo leggi così complicate che talvolta ci dimentichiamo di rispettarle 63. Perché siamo troppo indulgenti con imbroglioni e farabutti, ma li riconosciamo subito 64. Perché siamo autocritici, se non diventiamo autolesionisti 65. Perché abbiamo la Grande Bellezza che vince l’Oscar e la piccola bontà che fa girare il mondo 66. Perché abbiamo il servizio sanitario nazionale, la scuola pubblica e i carabinieri 67. Perché medici, infermieri, insegnanti e poliziotti lavorano molto per poco 68. Perché c’è sempre qualcuno che prova a incoraggiare qualcun altro 69. Perché la donna è mobile e l’uomo pure; i ragazzi, non parliamone. Viva lo smartphone! 70. Perché accendiamo l’aria condizionata solo quand’è necessario 71. Perché sappiamo pensare con le mani 72. Perché i campi non hanno mai l’aria annoiata 73. Perché dove le valli si aprono nella pianura qualcuno ha aperto una fabbrica che dà lavoro 74. Perché intorno a Bologna e a Modena costruiamo macchine precise e romantiche 75. Perché il Veneto è il nostro Texas 76. Perché a Memphis ci copiano il caffè e la pizza, ma noi a Melfi gli facciamo le Jeep 77. Perché all’università di Pavia i ragazzi studiano sotto le magnolie e il glicine 78. Perché in ogni laboratorio del mondo ci sono un computer, una pianta verde e un italiano (prima o poi restituitecelo, però) 79. Perché certi paesotti lungo le strade provinciali sono così brutti da diventar simpatici 80. Perché camminare nelle città di notte produce un rumore interessante 81. Perché le piazze sono salotti e sale d’attesa, mercati e assemblee, passerelle e palestre 82. Perché abbiamo vecchie case bisognose di amore e manutenzione 83. Perché, se vedete qualcuno con le mani in mano, c’è una spiegazione. Se le sta fregando e pensa: bene, adesso che si fa? 84. Perché diciamo “criticità”, ma in fondo non siamo tanto critici 85. Perché parliamo in inglese, soprattutto quando parliamo italiano (è più trendy, baby) 86. Perché amiamo confondere chi ci giudica 87. Perché sappiamo che quei giudici, talvolta, hanno ragione 88. Perché siamo attirati dalle eccezioni, ma ogni tanto ricordiamo anche le regole 89. Perché siamo resilienti, non ancora rassegnati 90. Perché siamo convinti che nulla sia veramente impossibile (Berlusconi monogamo?!) 91. Perché tutti sono rivali di tutti, ma in fondo ci sopportiamo 92. Perché governare noi è come condurre un branco di gatti (ma i gatti hanno più personalità delle pecore, diciamolo) 93. Perché le strade offrono un campionario di facce. Difficile sentirsi diversi, quando di uguale non c’è nessuno 94. Perché abbiamo il senso dell’umorismo. E ridiamo di chi non ne ha 95. Perché nulla è stabile, se escludiamo il provvisorio 96. Perché ogni tanto ci cadono le braccia, ma poi le tiriamo su 97. Perché siamo quello che gli altri vorrebbero essere, almeno talvolta. E non osano 98. Perché lo donne italiane lo sanno 99. Perché l’Italia è piena di ragazze e ragazzi italiani, e adesso tocca a loro 100. Perché sorridiamo, nonostante tutto

Nessun commento: