Mi si obietterà che non si poteva fare altrimenti perché proprio il 17 marzo Vittorio Emanuele II di Savoia veniva proclamato a Torino re d'Italia.
Prefrrisco il 2 giugno 1946, nascita della Repubblica Italiana, per esempio.
Il 17 marzo 1861 si celebrò l'annessione al Regno di Sardegna di una parte d'Italia, non c'erano Roma e parte del Triveneto.
Si celebrò la perdita di Nizza e Savoia, certamente più italiane del Sud Tirolo austriaco che occupammo in seguito.
L'articolo approvato dal Parlamento di Torino riporta infatti: "Vittorio Emanuele II assume per sé e per i suoi successori il titolo di re d'Italia".
Nel 1861 non fu celebrata la nascita di uno Stato, ma l'estensione del dominio dei Savoia sul resto dell'Italia.
Le stesse persone che l'8 settembre ci hanno lasciato soli per andare a pararsi il culo a Brindisi
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